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Santa Francesca Romana

Quella di Santa Francesca Romana è una chiesa che si trova a poche centinaia di metri da Piazza dei Navigatori, via Cristoforo Colombo. La facciata di questa chiesa è bianca ed è caratterizzata da quello che non è un tradizionale rosone ma un rosone ideale, costituito da cerchi piccoli che lo compongono, disposti in modo simmetrico, a rappresentare che la luce, come la fede e la bontà di Dio, entra a piccoli raggi, è costituita da piccoli raggi luminosi, che insieme e con perseveranza formano la luce più grande, complessiva. Questo concetto permea tutta la facciata essendo essa spoglia e cioè liscia, e bianca come la semplicità di una vita semplice e onesta, pura. È marmorea a conferire al complesso dignità, come la scanalatura dell’arco dell’accesso. All’ingresso la chiesa è spaziosa, larga come lo è la navata centrale, che illude di essere unica navata poiché le laterali sono serie di nicchie tra loro collegate da archi, stretti corridoi. Il colore marroncino e le arcate grigie co

Nostra Signora del Santissimo Sacramento e Santi Martiri canadesi

Non distante da Piazza Bologna, a pochi metri da via Nomentana è sita la chiesa Nostra Signora del Sacramento e dei Santi Martiri canadesi, dei primi anni Sessanta. Essa ci appare come una struttura massiccia, un grosso parallelepipedo che è segno di presenza e imponenza. Come fosse un “blocchetto” della Chiesa cattolica questo parallelepipedo è saldo al terreno, è un forte blocco su cui fondare e presenza “costruttiva” ecclesiastica. Sulla grande facciata rettangolare la croce è piccola, apposta piccola sul possente rettangolare. Per questo essa è simbolicamente grande, si staglia e si impone, si stampa nel cielo. Sulla struttura possente la croce piccola, come sigillo e come piccola apposizione di grandezza. Lateralmente la chiesa è divisa in segmenti che a mattoni si sviluppano in altezza, a conferire leggiadria alla struttura possente, con le finestre in alto a sesto acuto; anche se poi, essendo tenti e allineati in largo, tornano a conferire fermezza e possenza, attorniati da ma

San Pio da Pietrelcina

Tra le strade e le palazzine del quartiere Malafede, con davanti un verde piazzale appartenente alla parrocchia, sorge la chiesa romana di San Pio da Pietrelcina, inaugurata nel 2010. In fondo al suo piazzale, essa ci appare piccola, bassa e larga, e dal campanile non troppo elevato. In questa struttura la larghezza domina rispetto all’altezza, nonostante la verticalità dell’arco centrale. La facciata è infatti composta di tre archi irregolari e tra loro asimmetrici, che dovrebbero rappresentare la Trinità, nella loro linea e disposizione: l’arco centrale e più alto, tendente all’altezza del cielo, rappresenta Dio, al centro della Trinità; alla sua destra, quindi alla sinistra dell’osservatore, un altro arco rappresenta il suo figlio Gesù; a destra dell’osservatore l’arco più basso ma più largo richiama lo Spirito Santo, e sotto di esso vi è l’entrata principale della chiesa, a ingresso trilitico e largo. La larghezza e bassezza dell’ultimo arco indica simbolicamente l’azione dello